
E-commerce: che software utilizzare?
Category:Tip & tricksPer chi si appresta ad avere un sito di vendita online, scegliere il sistema giusto da utilizzare per la realizzazione del proprio sito di e-commerce può essere un punto di importanza cruciale.
La scelta deve prendere le mosse da un punto iniziale: voglio un sistema tutto mio (sistema proprietario) di cui posso fare quello che voglio nel tempo oppure voglio affidarmi a un sistema online preconfezionato (SaaS) senza tanti problemi, pagando qualcosa?
Inoltre, voglio sono un sito e-commerce, o voglio avere in esso anche altri contenuti, ad esempio un Blog di articoli, etc.?
Per chi opta per la versione del SaaS, oggi la più diffusa almeno nel mondo, anche se non in Italia (ma l’Italia – ahimé – in questo campo non fa testo) ossia per un sistema preconfezionato online su cui aprire un sito di vendita le opzioni sono tantissime, con costi variabili, non sempre del tutto convenienti, soprattutto all’inizio e se si vende solo in Italia, e con impostazioni che potrebbero essere poco adatte al mercato italiano e alle consuetudini dei nostri connazionali, dato che i più famosi e diffusi sistemi SaaS sono americati o comunque di origine extra-EU, anche se in Italia ne abbiano alcuni.
A suo tempo, una decina d’anni fa (sembra di parlare di un periodo davvero remoto, almeno per il web) dovendo aprire il mio sito e-commerce che volevo realizzare da me stessa, avevo visionato davvero tante piattaforme, sia di un tipo che dell’altro, dedicandoci davvero non poco tempo, ma riuscendo a farmi un’idea molto precisa di ciò che volevo:
- un sistema che cresca e si adatti al mercato nel tempo
- un sistema che posso spostare su un web hosting di mia scelta
- un sistema che costi qualcosa, ma che non sia un dissanguamento o una spesa ingente
- un sistema che non mi vincoli a spese ricorrenti e anche imprevedibili e/o a vincoli contrattuali onerosi
- un sistema che di fronte a possibili cambiamenti non mi faccia perdere i dati immessi
Ovviamente questa era l’idea che mi ero fatta e che di fatto ho mantenuto nel tempo, sia per il mio negozio online che per quello dei miei clienti: costi calibrati e massima libertà di gestione e trasformazione del sistema.
Come regolarsi?
Per chi non ha ancora esperienza di e-commerce, prima di iniziare a investire tempo e/o denaro per il proprio e-commerce, sarà bene mettere a fuoco alcuni punti base:
- Ambito di vendita: Italia | Europa | Paesi extra-EU ?
- Lingue di vendita: italiano | inglese | francesce | spagnolo | tedesco | arabo | cinese … ?
- Valuta: euro | dollaro US | altre valute a seconda dei paesi di vendita ?
- Impostazioni fiscali: standard europeo | standard di ciascun paese in cui vado a vendere ?
- Tipo di beni in vendita: servizi | beni fisici | beni digitali | beni assortiti ?
- Spedizione dei beni fisici se venduti: Contratto con un servizio di consegna (Corriere espresso)
- Pagamenti: Bonifico | Assegno | Contrassegno | online … ?
e queste sono solo le voci più ampie e importanti, ma bisogna metterele a fuoco prima di scegliere la piattaforma software con cui realizzare il proprio sito: sarà la risposta a queste domande a determinare che sistema conviene utilizzare per l’e-commerce.
Saas o sistema proprietario?
Un sistema SaaS di solito è pronto sotto tutti gli aspetti per la vendita online: bisogna solo sottoscrivere un abbonamento e inserire i propri dati. Ovviamente si potrà fare da sé, senza bisogno di programmatori, etc., potendo godere in abbonamento di un servizio di assistenza tecnica. Vale la pena in questo caso di stabilire un piano iniziale e vedere quali sono i costi annui, oltre al tempo che sarà da investire per l’inserimento dei propri dati.
Con un sistema proprietario le cose possono sembrare più complesse, nel senso che chi non ha alcuna pratica di siti web dovrà rivolgersi a un web designer o a una web agency, quindi sostenendo almeno un costo iniziale di solito non proprio basso.
Per chi pensa di poter fare da sé, utilizzando un sistema open-source, ovvero totalmente gratuito, sicuramente dovrà verificarne la fattibilità: alcuni sistemi open-source gratuiti possono funzionare benissimo e senza spendere un citto per vendite contenute e con funzionalità medie, ma nel momento in cui si desidera ampliare il raggio d’azione potrebbero riservare soprese per costi o inadeguatezze del tutto controproduttive, che potrebbero addirittura costringere a rifare tutto da capo, con perdita di tempo e denaro, soprattutto quando un sito e-commerce è operativo e aperto al pubblico, ossia è in produzione.
Cosa fanno gli altri?
I sistemi e-commerce più diffusi nel mondo sono:
mentre in Italia la tendenza è la seguente:
fonte grafici: https://builtwith.com
Data l’arretratezza in Italia della vendita online e il ristagno della nostra economia, è probabile che questi dati riflettano scelte di alcuni anni fa mantenute per inerzia o semplicemente per mancanza di nuovi investimenti, anche se alcune caratteristiche di questi programmi potrebbero oggettivamente essere più adatte per vendere nel nostro mercato.
Importante: quanto più un software è diffuso a livello mondiale, tanto più offre garanzie di sviluppo e durata nel tempo, cosa da tenere presente. L’uscita di scena di un programma utilizzato fino a quel momento vuol dire normalmente rifare tutto da capo.
Certamente, tutti i sistemi offrono possibilità di prova e vale la pena di farla. Vediamoli più in dettaglio.
SaaS
Particolarità:
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- La preparazione e il caricamento dei dati (testi, immagini, prezzi, impostazioni di spedizione, pagamenti, etc.) è a cura del commerciante medesimo o di un suo incaricato, ovviamente non fornito dall’abbonamento del SaaS.
- Multilingua e multivaluta.
- Raramente i sistemi SaaS offrono nel sito e-commerce uno spazio per articoli e altri contenuti esplicativi (Blog).
- Difficilmente sarà possibile il passaggio ad altri sistemi e-commerce estraendo dati da un sistema SaaS. Bisognerà ricostruire l’e-commerce da capo o quasi.
- I sistemi SaaS più diffusi sono spesso in inglese: verificare attentamente in che lingua può essere fornito il pannello di gestione dell’e-commerce.
Open Source
Particolarità:
- Il Canone di abbonamento normalmente è solo per il piano di web hosting sottoscritto per ospitare il sito e/o per l’aggiornamento-manutenzione del sistema tramite il webdesigner o la Web Agency che hanno sviluppato il sito.
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- Il commerciante dovrà fornire al web designer o alla web agency i dati da caricare (testi, immagini, prezzi, impostazioni di spedizione, pagamenti, etc.) per popolare il sito, ma sarà cura dello sviluppatore prepararli e inserirli nel sito, almeno per la prima pubblicazione del sito medesimo.
- Spesso pur essendo il software di base open source, per vendere con agilità e ricchezza di opzioni è necessario acquistare componenti aggiuntive a pagamento e configurarle ad hoc per la propria attività di vendita, salvo che non siano già stati compresi nello sviluppo da parte della web agency o del web designer.
- Multilingua e multivaluta di solito non nativi, attivabili con componenti aggiuntive a pagamento.
- Alcuni sistemi open source offrono la possibilità di una sezione Blog o Portfolio o altri spazi per la presentazione di contenuti vari.
- I dati inseriti nel proprio e-commerce open source di solito, anche se non sempre, possono essere facilmente esportati e riutilizzati per altri sistemi e piattaforme: verificare sempre.
- Lo sviluppatore del sito se persona o azienda esterna, se richiesto, potrà istruire il commerciante per una piena e autonoma gestione del suo sito e-commerce.
Ovviamente non esiste il sistema “migliore” in assoluto: tutto dipende da cosa si desidera realizzare e dal budget di spesa.
Nel mio PORTFOLIO puoi visionare diversi siti e-commerce realizzati o con WordPress/WooCommerce o con Newcart: